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Visualizzazione dei post da aprile, 2007
Hello to everybody! This site was made in order to conserve, to share and to diffuse our beautiful and beloved Tavenna. All of you are welcome to visit it and also to participate. See you in Tavenna!!!!!
Hola a todos! Este sito fue creado para conservar, compartir y difundir nuestra bella y muy amada Tavenna. Están todos invitados a visitarlo y también a participar. Nos vemos en Tavenna!!!!!

Sacerdoti

Sacerdoti incaricati Da 1656 ad oggi (come risulta dai registri parrocchiali) Nome Incarico dal al data morte sac. Matteo DRUSCO Parroco anno 1656 anno 1670 19/10/1696 FRAUZZO... ... anno 1670 anno 1677 ... sac. Giorgio DRUSCO Parroco ... ... 17/10/1730 sac. Francesco DRUSCO Parroco anno 1678 anno 1732 14/04/1732 sac. Nicola DI LENA Parroco anno 1732 anno 1762 16/06/1762 sac. Ferdinando ZACCARDI Parroco anno 1763 anno 1791 12/12/1791 sac. Francesco DRUSCO Economo 08/12/1791 ... ... sac. Nicola DE NOTARIS Parroco 16/03/1794 anno 1803 14/11/1803 sac. Matteo Tridone Economo 15/11/1803 20/06/

Ventricina

Ventricina: il salame tavennese di più spiccato carattere, dopo una prima fase di asciugatura, viene stagionato per almeno 100 giorni in locali sotterranei freschi e leggermente ventilati. Dopo questa fase il prodotto viene insugnato esteriormente, per evitare che si secchi eccessivamente e lasciato per altri giorni fino a perfetta maturazione.

Tavenna!

La Signora Ava di Franceso Jovine

La Signora Ava di Franceso Jovine E’ un romanzo misto di storia e di invenzione maturato a lungo e travagliosamente nella mente dell’autore. Una delle ragioni del travaglio è l'esigenza di liquidare la venatura romantica, per "l'esattezza e lo scrupolo della ricostruzione storica". La favola che avvolge la vicenda è in funzione ironica, e l'ironia si esercita intorno a un preciso momento storico, centrale nella storia del Mezzogiorno: il biennio 1860-61, che vede il crollo del Regno Borbonico, l'effimero entusiasmo garibaldino, la nascita dello Stato sabaudo, l'esplosione della "diversità" meridionale e il primo tempo del brigantaggio postunitario. In Signora Ava, è lucidamente rappresentata la stratificazione sociale propria dell'epoca c'è una borghesia agraria parassitaria, incarnata dall'usuraio don Eutichio De Risio; c'è una borghesia non ottusa e anzi sensibile a una certa giustizia sociale, aperta alle idee liberali e a

Il lupo e la volpe

Non fare mai agli altri quello che non vuoi sia fatto a te! Una volta, un lupo affamato incontrò nel bosco una volpe con una gallina tra i denti. Subito saltò addosso alla volpe, mordendola dietro la nuca. - Lasciami andare, compare lupo - disse la volpe piangendo. - Sei proprio irriconoscente! Io questa gallina l'ho rubata per te; adesso stavo portandotela nella tana. - Quindi, lasciò cadere la preda, che fu presa dal lupo, e fuggì via. Ma già pensava in mente sua: - Questo affronto lo pagherà caro. Cosi si mise a studiare una furberia, propria di volpe astuta, con la quale vendicarsi. Appena fu fatta notte, si recò alla tana del lupo. - Buona sera, compare lupo - disse la volpe. - Buona sera, comare. Perché non entri? - - Posso stare solo un momento, sono di passaggio, mi aspetta una ricca cena. - Un'altra gallina, comare volpe? - Non una sola, ma venti o trenta galline, galli e capponi fatti ingrassare per il Natale. Anzi, se vuoi venire non fare cerimonie. Sarei ben lieta d
M.R.P. Marcellino da Tavenna è stato travolto da un treno nella stazione di Vasto (CH) il 19 febbraio 1943. Aveva 42 anni: è stato agganciato mentre cercava di scendere da un treno che partiva verso Foggia, cioè nella direzione opposta (lui ritornava a Terni). Durante la seconda guerra mondiale le stazioni non accendevano le luci per paura dei bombardamenti e quindi non era difficile sbagliarsi. Padre Marcellino rendendosi conto dello sbaglio cercava di cambiare treno quando è caduto dal binario, il suo corpo ferito mortalmente è finito in mezzo alla massicciata dove è stato travolto dallo stesso treno del quale voleva scendere. È stato un colpo tremendo per i familiari, amici, religiosi e parrocchiani. Il suo corpo è stato seppellito nel cimitero di Vasto (CH).

A Tavenna, lu pajes’ nuostr’ - Gabriele Petitti

Lu pajes’ nuostr’ va p’nnuminét’ p’cché tè l’aria fin’ nuttate e jurnéte. S’ la matina priest’ t’affiecci a la funestra, p’ llaria sient’ n’addora di jinestra. La sera invece fann’ da cuntorn’ li mill’ e mill’ luci d’ cient’ e cchiù pajsci tutt’ attuorn’. A ‘stù pajes’, a lu pajes’ nuostr’. Da Est a Nord, fino all’urizzont’, lu culor’ d’ l’Adriatiche ridenn’ ‘mpregna d’ salsed’n’ l’ariella che pass’ sopra lu pidicone prima d’arruvé a la circonvallazione. Da Nord a Ovest, come ‘ddù culossi, spont’n’ la Majella e lu Granzass’. Da Sud invece, passenn’ l’Appennino, arriva fin’ ‘ncima lu coll’ d’ la gradina, quillu vintaccio che nù chiamam’ “Faugnaccio”. A ‘stù pajes’, a lu pajes’ nuostr’. N’cim’ a la Cappèlla d’ Santa Nicola, z’ sent’ nu prufum’ d’ viola, cammont’ p’ li cuoll’ d’ salcicce e capicuoll’, cabball’ p’ la Gradina e fin’ a la Valentina, d’ ciqquel’ d’ v’ntricina. S’ t’ tiri cammont’ p’ la chiazzett’ t’addicrij cu l’addore d’ purchetta. Quest’, sol’ a nu pajes’, a lu pajes’ nuost

Francesco Jovine

FRANCESCO JOVINE (Liberamente tratto da Giuseppe Giacalone –La Pratica della Letteratura Novecento–Guida Modulare alla storia della letteratura Italiana Antologia Tomo II F.lli Ferraro Editori 1997 Pag. 939-941) Nacque a Guardialfiera, nel 1902, da famiglia povera e compì gli studi magistrali e poi universitari con molti sacrifici. Fu assistente di Giuseppe Lombardo-Radice e poi direttore didattico. Partecipò al dibattito culturale degli anni Trenta ma, essendo mal visto dalla cultura ufficiale, andò prima in Tunisia e poi in Egitto. Il suo primo romanzo, Un uomo provvisorio (1934) fu attaccato dalla critica fascista, perché non in linea col regime e ne fu proibita la seconda edizione. Il secondo libro, Ladro di galline (1940), è una raccolta di novelle scritte nel periodo dell'esilio in Tunisia e in Egitto. Lo stile prelude al Realismo, ma non ha abbandonato ancora certi modi decadenti. La Signora Ava (1943) risente pienamente

A tutti i tavennesi ed i loro discendenti

Ciao, mi chiamo Gustavo Gentile e vivo a Reykjavik, capitale dell'Islanda. Vorrei inviare un messaggio a tutti i tavennesi, quelli che sono a Tavenna e quelli che sono sparsi per il mondo. Innanzitutto rivolgo a tutti un affettuoso saluto ed un arrivederci a presto a Tavenna, inoltre invito chiunque fosse interessato a fare parte di un foro sui tavennesi nel mondo. Sarò lieto di rispondere a tutti ed in questa maniera conoscerci, per condividere la storia, le tradizioni, gli usi e i costumi di ieri e di oggi del nostro caro paese. In qualunque parte del mondo dove emigrati tavennesi siano arrivati, hanno saputo portare la propria cultura del sapere fare e del saper convivere. Hanno dato molto, hanno anche raccolto molto, magari non subito e non alla prima generazione. Oggi i nipoti o ancora i pronipoti di quei super nonni si trovano a dover affrontare il problema della propria identità culturale e lo fanno con grande serenità, avendo ormai risolti i problemi conflittuali per la sec

Come ci si arriva

POSIZIONE L'abitato di TAVENNA è situato nel Molise, a nord-est di Campobasso ad una distanza di circa 70 km. e 75 km. da Isernia. Sorge a 550 metri sul livello del mare. La sua superficie è di 21 kmq. ed ha circa 1000 abitanti. CONFINI Il comune confina con territori esclusivamente molisani: Montenero di Bisaccia, Palata, Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise, Mafalda. COME CI SI ARRIVA? È raggiungibile dal capoluogo di provincia percorrendo la statale della Valle del Biferno (Bifernina). Dal nord lungo l'asse viario dell'Adriatico (autostrada A14, superstrada) si può uscire all'altezza di San Salvo – Montenero di Bisaccia (Vasto Sud), dove pannelli turistici ben visibili indicano la distanza dei chilometri da percorrere per raggiungere il comune. Dal sud sempre lungo l'asse viario dell'Adriatico uscendo al casello autostradale Termoli-Molise, imboccando la superstrada ¨Bifernina¨ (direzione Campobasso) fino allo svincolo per Palata. Da Roma o Nap

Monumenti

Chiesa parrocchiale di Santa Maria di Costantinopoli : (iniziata nel 1770 e completata nel 1773): conserva la data di completamento in un'iscrizione. Ad una sola navata, con decorazioni a stucco, comprende quattro altari oltre all'altare maggiore (dedicati a santa Maria del Rosario, al Corpo di Cristo, a san Giovanni Evangelista e a sant'Antonio da Padova). Convento di San Pietro di Montelateglia : monastero benedettino sorto nell'VIII secolo con monaci probabilmente provenienti dall'abbazia di Montecassino e ricostruito nell'XI secolo, forse in seguito ad un terremoto. Ebbe importanza nel XIV secolo, ma decadde in seguito e il villaggio che vi era sorto venne distrutto da un terremoto nel 1688. Chiesa dell'Incoronata : finita di edificare ed inaugurata nel 1707,apparteneva alla famiglia Drusco. Si conservano le tele che ornavano gli stalli del coro, statue in legno di San Vito e di San Luca e cornici barocche. Cappella di San Nicola : piccola chiesetta cos

Feste e fiere

23 aprile: festa del santo patrono san Giorgio ; ultimo sabato e domenica di aprile: festa della Madonna dell'Incoronata ; 10 maggio e 11 maggio: festa della Madonna di Montelateglia e di san Nicola ; 13 giugno: festa di san Antonio da Padova ; 7 agosto: festa di san Donato ; dal 1 al 3 settembre fiera di santa Irene ; prima domenica di ottobre: festa della Madonna di Montelateglia .

Marcia Reale

La Marcia Reale d'Ordinanza, generalmente preceduta dalla "Fanfara Reale", fu composta da Giuseppe Gabetti nel 1831 su incarico di Carlo Alberto di Savoia, fu l'inno di Casa Savoia nonché l'inno nazionale italiano fino all'avvento della Repubblica, che dal adottò provvisoriamente La Canzone del Piave (sebbene fosse priva di ufficialità, La Canzone del Piave fu la melodia che rappresentò la Repubblica Italiana dal 1946 al 1947) ed il Il Canto degli Italiani composto dal maestro Michele Novaro e dal poeta patriota Goffredo Mameli, quest'ultimo divenne definitivo solo nel 2005. Nonostante i poderosi squilli di tromba iniziali, eseguiti con il "tutti" dell'orchestra, la Marcia Reale d'Ordinanza fu criticata fin dalla sua composizione perché giudicata troppo retorica e banale, e in specie per la musica, considerata ottima per far marciare i soldati ma per il resto molto scadente. In effetti l'inno fu scelto attraverso un concorso (premio:
La storia della nostra terra è parte della nostra esistenza. Conoscere le origini della nostra gente significa comprendere meglio noi stessi e ciò che ci succede intorno. Leggere le testimonianze e i segni del tempo ci aiuta a dare un senso alle trasformazioni e al divenire che spesso ci sorprendono e sgomentano. Maria del Gesso mi ha scritto il seguente messaggio: " wonderfull idea!!! Mi sono emozionata a sfogliare le pagine su Tavenna. Se qualcuno ha da dirmi qualcosa su mio nonno Enrico Emilio Del Gesso nato credo nel 1885 , sarei molto grata. Puoi metterlo sul blog? grazie mille a risentirci. Maria Del Gesso " Tante grazie Maria per la gentile missiva! Cari amici, mi raccomando, se avete qualche notizia al riguardo sarò lieto di mettervi in contatto con Maria.

Barbara Minelli

Barbara Minelli , sindaco di Tavenna dal 04/1995 al 14/06/2004.

Story of the "Liscione" family

The story of my ancestors in Tavenna begin with the word "Liscione" that it is a nickname, not a last name, in the old days in Italy was used to give a nickname to somebody for some reason and then with that nickname this person's descendants were identified independently of their last names. In this case: my great grandfather was Giovanni Gentile , a man with a very good economic situation, he was owner of one of the biggest and richest farms in Tavenna; he never worked in the field because he had the workers to do that, he was controlling everything. He was always dressing with an impeccable suit and while he walked around the fields he was smoothing his hands on the lapel of his jacket (to smooth: lisciare in Italian) and that is the reason because people called him in dialect of Tavenna with the nickname "Giuvann Liscione" (John Smooth) from that time until now in Tavenna all the members of this family - even though they have different last names like: Ge