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Visualizzazione dei post da aprile, 1998

Toponimi tavennesi

di Lorenzo del Sole  Da uno studio condotto dal professor Gerardo Massimi, docente di Geografia Economica presso l’università D’Annunzio di Pescara, è emerso un gruppo di toponimi che interessano il territorio di Tavenna. Prendendo in analisi l’isola alloglotta croata (San Felice del Molise, Acquaviva Collecroce e Montemitro) l’indagine ha rilevato circa 6500 voci distinte poi raggruppate in 404 insiemi “con l’intento di porre in risalto gli insiemi che meglio caratterizzano da una prospettiva geografica l’area di studio” (G. Massimi, Toponomastica, minoranze linguistiche e paesaggi tra Abruzzo e Molise: il caso dell’isola alloglotta croata, p. 13). In alcuni casi le voci sono di origine croata; sempre fanno riferimento ad almeno uno dei tre comuni dell’isola alloglotta. Una decina di nomi di località, appartenenti ad altrettanti raggruppamenti che fanno riferimento ad un elemento naturale (acqua, bosco, pietra…) sono presenti nel territorio di Tavenna; si tratta perlopiù di contrade c

USCOSIUM

USCOSIUM Tratto da Storia dei Frentani di Domenico Romanelli §. 7. VSCOSIVM. Di questo castello Frentano non troviamo altro riscontro presse gli antichi, che solamente nell'itinerario di Antonino Iter Flaminia ab Urbe. In esso segnandosi la via Frentana, che per la marittima riva attraversava tutta questa regione, vien situato Uscosio a miglia 15 da Histonium, oggi Vasto, ed a 14 da Arenio, ossia da Larino così allora nomata, ed anche Arenula ne' bassi tempi (a). Noi abbiam corretta quest'ultima distanza in miglia 12, perché oggi dal sito di Uscosio a Larino ne passano nove : Iter Flaminia ab Urbe ATERNI OSTIA ANGVLVM M.P.X. (errore del copista) ORTONA M.P. XI ANXANO M.P. XIII leg. X HISTONIOS M.P. XXV leg. XX VSCOSIO M.P. XV ARENIO M.P. XIV leg. XII Vien parimente appellata questa città nelle croniche de' monasteri di Tremiti e di S. Stefano in rivo maris, e nelle carte della chiesa Larinense citate dal Pollidoro col nome corrotto d

URBS FRENTANA

URBS FRENTANA Tratto da Storia dei Frentani di Domenico Romanelli §. 18. URBS FRENTANA. Spesse menzioni noi troviamo presso gli antichi de' Ferentani, dei Ferentinati, de' Ferentini, e de' Frentani, come ancora delle loro città col nome di Ferentum, di Ferentinum, di Ferenta, e di Frentana : ma la moltiplicità, e la somiglianza di questi nomi congiunta alla poca precisione onde dagli antichi furon notati, ha sparsa tanta incertezza, ed oscurità, che difficile sempre è stato di poterli ai diversi popoli, ed alle varie città con sicurezza riferire. Noi vedremo di quante gare, e di quai contradditiorj pareri sono stati essi cagione tra gli storici, e geografi, che si posero nell'impegno di rintracciarli, o per dir meglio di accrescerne i dubbj, e di raddoppiarne la confusione. Tra gli antichi storici semhra, che Livio ne abbia più di tutti parlato. Egli in diversi luoghi nominò Ferentino, come piazza riguardevole, e ben presidiata. Parlò ancora de' Ferentani

PALLANUM

PALLANUM Tratto da Storia dei Frentani di Domenico Romanelli § 12 PALLANVM. Grandi, vaste, e sorprendenti ruine di antichissimo castello si rarvisano a tre miglia distanti da Atessa verso mezzogiorno. La sua forma era quella della più inespugnabile fortezza fondata sopra di un monte a bella posta spianato, e di tanta eminenza, che a chiaro giorno vi si possono scorgere le coste di Dalmazia di là dall'Adriatico, ed i monti della Marca nello Stato della Chiesa. Tutta l'estremità , o circonferenza del monte, che comprender potrà circa cinque miglia di giro, è cinta di mura, e vi si ravvisan puranche vestigia di porte, e di torri. È cosa incredibile quanto forti, e spaziose sieno queste fabbricazioni, superando di larghezza sette passi ordinarj di un uomo, secondo gli avanzi, che vi restano da per tutto. I loro materiali consistono in macigni enormi tagliati in quadro, o a parallelogrammi di pietra calcarea, alla foggia degli Etrusci, a' quali, senza fallo, riportar se ne dev

LARINUM

LARINUM Tratto da Storia dei Frentani di Domenico Romanelli Di questa nobilissima città Frentana ha parlato copiosamente Mons. Tria , onde per non ripetere le medesime cose da lui dette, ci occuperemo solamente delle sue antichissime monete, e di alcune notizie, che ricaviamo dall'aringa di Cicerone a favor di Cluenzio. Bisogna dire , che Larino fosse capo di un esteso assoluto contado , e quantunque entrasse nella federazione frentana, pure si reggesse indipendente dalle altre città, come regione del tutto separata. Pare, che così si debba interpetrare il poco fa addotto passo di Cesare : per fines Marrucinorum, Frentanorum, Larinatium in Apuliam pervenit. Se i Larinati facean corpo co' Frentani, perché Cesare distinse i Larinati da' Frentani? All'incontro, che questi popoli fossero compresi nella federazione frentana si ha da Plinio, che die' loro il sopranome di Frentani : Larinates cognomine Frantemi, e si ha chiaramente da Tolomeo, che appellò Larino città med

INTERAMNIA FRENTANORUM

INTERAMNIA FRENTANORUM Tratto da Storia dei Frentani di Domenico Romanelli §. 8 INTERAMNIA FRENTANORUM Tutti geografi de' passati tempi fecero ricordo di questa città col nome d'Interamnia. Tali furono il Biondo, l'Alberti, il Negro, il Mazzeila, il Ciarlanti, ed altri ancora. Io riporterò il passo del primo, dal quale attinsero tutti gli altri (1) : Est in Tiferno amni ad dexteram oppidum Termole mari proximum, quod Guido Ravennas Interamniam vult fuisse dicium, et locus videatur fuisse, in quo magnus philosophus Plato ìibros de Ideis scripsit, quos in locis Ilaiiae ejus orae, et in urbe Interamnia illum scripsisse constat. Dal Pollidoro si desiderava l'opera di Guidone da Ravenna citata dal Biondo, che disse perduta, diversa da quella dell'anonimo Ravennate, ch'oggi abbìam per le mani , ed io desidererei sapere, donde mai apprese il Biondo, che Platone avesse scritto nella nostra Interamnia il suo libro delle Idee. Che questo filosofo fosse venuto in Italia si

HISTONIUM

Tratto da Storia dei Frentani di Domenico Romanelli §. 10. HISTONIVM. Io ho parlato moltissimo di questa citta nelle mie Scoverte Frentane, in cui coll'autorità di Mela, di Plinio, e di Tolommeo ho fatto ben rilevare, che Histonium , ovvero Istonium sia stato 1'antico, ed indigeno suo nome. In esse io ho creduto, che Strabone non ne avesse affatto parlato, e leggendo il di lui oscurissimo testo intorno i Frentani, secondo l'interpetrazionc del Casaubono, ho argomentato, che il nome di Ortium petra piratarum non potesse convenir ad Ortona, siccome dagli antichi traduttori era stato erroneamente trascritto, e mi è sembrato di adattar questo nome alle isole Diomedee. Oggi debbo mutar parere, ed attaccato alle riflessioni, ed a' codici mss. di Strabone letti dal sig. Du-Theil non posso fare a meno di credere, che 1'Ortium Straboniano debbasi leggere Istonìum. Io reciterò le varie traduzioni di questo passo per far osservare 1' errore, in cui per lo passato si è vivu

GERIUNUM

GERIUNUM Tratto da Storia dei Frentani di Domenico Romanelli Celebre castello Fremano per l'assalto, e per la dimora, che vi fissò Annibale, quando giunse in questa contrada. Avendo egli risaputo dagli esploratori, come Polibio racconta (21), che gran quantità di grano si conservava in Luceria, ed in Gerunio, e che questa seconda piazza fosse molto opportuna per lo stabilimento de' magazzini, deliberò di passarvi l'inverno: Annibal ab exploratoribus admonitus Luceriae, et Gerunii magnam esse frumenti copiam, Geruniumque ad usum horreorum opportunnm esse locum, in eo tractu hibernare statuit, et praeter montem Liburnum ad nominatas urbes ducit. Ut ventum ad Gerunium est, quod oppidum a Liuceria millia passuum XXV abest. A tale oggetto, aggiunge lo storico, rivolse 1'esercito a questa città, e non polendo venirne in possesso colle promesse, 1' assalì, la prese , e ne spianò le case, riserbandone solamente alcune pe' magazzini, e lasciando intatte le mura per sua d

EPINEION

EPINEION Tratto da Storia dei Frentani di Domenico Romanelli §. 17. O R X O N A. Se Anxano aveva il pregio d'essere emporio, o gran piazza di mercatura del paese Frentano, godeva Ortona città marittima il vanto non inferiore di essere il navale, o l'arsenale, ed il porto celebre della medesima regione. Con questo nome fu indicata da Strabone : Orton Frentanorum navale. La natura non poteva formare un sito più proprio per quest'oggetto. Il mare sotto le sue mura apriva un bacino, o piccolo seno, che dal sud era guardato da' colli, e da' rupi, come al presente, e dal nord da un alto promontorio, sulla cui sommità Alfonso I re di Napoli fece edificare un beninteso castello, che ancora regge per la maggior parte. Ma il lato da mare di questo promontorio precipitò, come ancora si argomenta dalle ruine, e dalle fenditure dell'alta rupe, che difendeva il porto dai venti settentrionali, e per lungo tratto nel mar s'intrometteva, e lasciò esposto da questa parte il

CIVITA SARETINA

CIVITA SARETINA Tratto da Storia dei Frentani di Domenico Romanelli §. 14. CIVITAS SARITINA Non è possibile di trovar memoria di questa città ne' geografi, negli storici, o negl'itinerarj antichi. Noi abbiam ritratta l'idea di sua esistenza dal passo di Plinio, che abbiamo interpretato nella topografìa di Castrum Saricenorum, in cui il romano geografo distinse i Carentini supernati, ed infernati, perché abitavano al di' sopra, ed al di sotto del Saro: Intus Anxani cognomine Frentani, Carentini supernates, et infernates. Se noi toglieremo a questo passo 1'idea di due popolazioni, che abitavano nella parte superiore, ed inferiore del fiume, non sapremo render ragione, perche Plinio l'avesse distinto col nome di supernati, e d'infernati, come oggi dicesi l'alto, e basso Reno, 1'Austria superiore, ed inferiore, e 1' alta, e bassa Sassonia. Eran dunque due città, e due popoli, uno de' quali abitava sull'alto del fiume, e 1'altro n