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USCOSIUM

USCOSIUM

Tratto da Storia dei Frentani di Domenico Romanelli

§. 7.

VSCOSIVM.

Di questo castello Frentano non troviamo altro riscontro presse gli antichi, che solamente nell'itinerario di Antonino Iter Flaminia ab Urbe. In esso segnandosi la via Frentana, che per la marittima riva attraversava tutta questa regione, vien situato Uscosio a miglia 15 da Histonium, oggi Vasto, ed a 14 da Arenio, ossia da Larino così allora nomata, ed anche Arenula ne' bassi tempi (a). Noi abbiam corretta quest'ultima distanza in miglia 12, perché oggi dal sito di Uscosio a Larino ne passano nove :

Iter Flaminia ab Urbe

ATERNI OSTIA
ANGVLVM M.P.X. (errore del copista)
ORTONA M.P. XI
ANXANO M.P. XIII leg. X
HISTONIOS M.P. XXV leg. XX
VSCOSIO M.P. XV
ARENIO M.P. XIV leg. XII

Vien parimente appellata questa città nelle croniche de' monasteri di Tremiti e di S. Stefano in rivo maris, e nelle carte della chiesa Larinense citate dal Pollidoro col nome corrotto di Vicoso, e di Vicosio (1), nel secolo XI, e XII, allorché era ridotta a casale.

Nel silenzio generale di tutti gli scrittori noi oggi nulla sapremmo dello stato di quest'antica città, se non venissero in nostro soccorso moltissimi monumenti, che furono scoverti di sua magnificenza nel sito descritto dal Pollidoro nel territorio di Guglionisi dalla parte del mare, presso il fiume Sinarco, ed un miglio distante dall'odierna via di Puglia o propriamente tra la riva di questo fiume, e la piccola terra appellata S. Giacomo. In questo sito si scoprirono molti avanzi di ben costrutti sepolcri con molte urne cinerarie di marmo ricoperte di piomho. Innumerabili sono stati gli orciuoli di vetro, le patere , gli eleganti vasi di argilla, e finalmente molte monete del cadente impero. Vi si trovarono alcuni cadaveri dentro sotterranei sepolcri con rose iscrizioni. Una di queste trasportata in Guglionisi si serbava in casa di Domenico Mancini, dove dal Pollidoro fu letta :

SABBIA Q. L. QVARTILLA
FECIT SIBI ET Q. SABBIAE
LOL. GHREMES PATRON. ET S.
H. M. H. N. S.

Nello stesso campo della distrutta città si trovò un bel pavimento in mezzo a marmoreo edificio. Nell'anno 1706 a' principj di novembre essendo stato scosso questo luogo da grande tremuoto, s' aprì la terra da una parte, dalla quale scaturì abbondante acqua solfurea. Si credette allora, che qui fossero state delle terme, ma la seguente iscrizione qui trovata mostra chiaramente, che il luogo servisse ancora a' sepolcri. E riferita ancora dal Muratori (2) :

D. M. S.

LVCIO LVCRETIO L. F. V.O
LT. SEVERO II VIR.
QVINQ. QVAEST. II
. CAVELLIAE P. F. CELERINAE
L. LVCRETIVS C. F. VOLT. COR
DVS II VIR QVINQ. FLAMI
NALIS PATRI PIENTISSIMO
. ET VCSORI MOESTISSIMAE
B. M.

Finalmente nel campo istesso, dove si alzò Uscosio, e specialmente nel sito detto il casalino, ancor si vedono avanzi di edificj di non volgare architettura con ruderi di piscine. Nelle mura contigue restano tuttavia i segni de' condotti di piombo. Qui in un marmo si rinvenne la seguente iscrizione, nella quale si ha, che nell'impero di Antonino, Lolliano Bruntisio fece formare il torcolare, il lago, il forno, ed i trappeti, e notò il muro di 15 cubiti.

IMP. C. T. AELIO HAD. ANT. AVG.
LOLLIAN. O. F. BRVNTIT. PRAELVM
LACVM FVRNVM TRAPETA FACIEND.
C. ET MVRVM NO. C. XV



(a) Nel poema di Guglielmo Appulo de Reb. Normann., di cui noi abbiamo impresa una traduzione in versi sciolti italiani con note copiose, si legge lib. I. .......... juxta fluminis undam / Nomine Fortorii locus est Arenula dictus.

(1) Pollid. de Uscon. ms. ap. Auctor.
(2) Murat. class. X. pag. 715.

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