Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2005

Italia preromana

Nei secoli antecedenti l'espansione romana, nella penisola italica erano stanziate popolazioni di origine diversa. Molte vi abitavano dalla preistoria (i popoli che unitariamente vengono definiti italici, e inoltre i liguri e gli etruschi), alcune, come quella dei galli, vi penetrarono nel V secolo a.C. da nord occupando la Val Padana fino al medio litorale adriatico (insubri, boi, senoni). Nell'Italia meridionale alle genti locali si sovrapposero poi i coloni fenici (Sardegna e Sicilia occidentale) e greci (Sicilia centrorientale e litorale dell'Italia meridionale, territori definiti con il termine di Magna Grecia). In questa miriade di etnie, spesso in lotta fra loro, primeggiarono quella etrusca e quella greca che si contesero il controllo del Tirreno. Nei contrasti e nelle guerre che opposero tutte queste popolazioni Roma si inserì a partire dal IV secolo a.C., raggiungendo la definitiva supremazia politica: ciò fu possibile per molteplici motivi, tra cui la sua miglior

Cognomi tavennesi di origine slava

Adesso a Tavenna si parlano soltanto l'italiano ed il dialetto tavennese ma deve esserci stato un periodo però in cui ciò era diverso, perché fino a 60 anni fa si trovavano ancora alcune donne anziane che recitavano ancora l’Avemaria in serbocroato e sapevano anche farsi il segno della croce in questa lingua. Ora, se si può presupporre che queste siano le ultime tracce delle preghiere portate dalla patria al tempo dell’emigrazione, allora bisogna anche ipotizzare che queste ultime fossero state trasformate nella nuova patria, poiché si sono allontanate nella lingua dalle formule restate abbastanza costanti nella madrepatria. Richiamo particolarmente l’attenzione sulla combinazione nako, bože, bil invece dell’usuale amen, poiché essa è una parziale traduzione dell’italiano così sia. Potrebbe però anche essere che queste preghiere fossero state tradotte di nuovo solo in un successivo tempo, dopo che le originarie erano state dimenticate. Devo precisare però che la ragione per cu

150° anniversario dell'unità d'Italia.

17 marzo 1861 - 17 marzo 2011 Senza alcun dubbio si tratta di un traguardo importante per la nostra nazione e per noi stessi, un’occasione cioè per riflettere e confrontarci su quello che è il nostro passato, sulle dinamiche che ci hanno portato a costituirci come Stato e sulla realtà che invece quotidianamente sperimentiamo a tutti i livelli. In relazione a ciò, cogliamo l’occasione per esprimere i propri auguri a tutti gli amici di Tavenna. Viva Tavenna! Viva l'Italia! Auguri per i 150 anni dell’Unità d’Italia!! Buon Compleanno Italia!!!

Tavenna finisce sul giornale!

Primopiano Molise - Venerdì 13 marzo 2009 - pagina 24 (Clicca sull'immagine per ingrandire) Ringrazio Simone Zappitelli per aver dato risalto al nostro piccolo sito, ringrazio anche tutti coloro che mi aiutano spesso senza farsi vedere. Tavenna è la mia casa, il paese della mia origine. E' per me un piacere ed un onore trasportarne la storia e la vita nel mondo di Internet a testimonianza futura. Spero di riuscire a mantenere fede all’impegno preso!! Locandina: Scarica il giornale in pdf QUI - l'articolo è a pagina 24.