Ciao, mi chiamo Gustavo Gentile e vivo a Reykjavik, capitale dell'Islanda.
Vorrei inviare un messaggio a tutti i tavennesi, quelli che sono a Tavenna e quelli che sono sparsi per il mondo.
Innanzitutto rivolgo a tutti un affettuoso saluto ed un arrivederci a presto a Tavenna, inoltre invito chiunque fosse interessato a fare parte di un foro sui tavennesi nel mondo.
Sarò lieto di rispondere a tutti ed in questa maniera conoscerci, per condividere la storia, le tradizioni, gli usi e i costumi di ieri e di oggi del nostro caro paese.
In qualunque parte del mondo dove emigrati tavennesi siano arrivati, hanno saputo portare la propria cultura del sapere fare e del saper convivere.
Hanno dato molto, hanno anche raccolto molto, magari non subito e non alla prima generazione. Oggi i nipoti o ancora i pronipoti di quei super nonni si trovano a dover affrontare il problema della propria identità culturale e lo fanno con grande serenità, avendo ormai risolti i problemi conflittuali per la seconda cittadinanza. Sono cittadini dello stato dove vivono, studiano o lavorano, ma sono anche cittadini italiani e vogliono poter riconoscere e difendere questa loro identità. Ci dovrebbe essere, quindi, un rapporto nuovo tra Tavenna e queste nuove generazioni.
Ecco che tornano a conoscere i luoghi di cui gli parlavano i nonni o i genitori e lanciano delle proposte concrete per una integrazione culturale che faccia delle differenze tra ognuno di noi una vera e propria ricchezza.
Conoscersi per capirsi è saper riconoscere e difendere la propria identità culturale. Questa pagina nasce in un momento difficile dei rapporti tra generazioni e tra etnie.
Proprio ora che nella nostra Italia si stanno insediando gruppi provenienti da ogni parte del mondo che portano con sé i propri cibi, la propria cultura, con integralismo o con tolleranza, i tavennesi che siamo all’estero vogliamo essere rassicurati che Tavenna esiste ancora e sopravviverà culturalmente e socialmente.
Dobbiamo anche conoscere meglio quello che succede tra le nostre comunità all’estero.
Non servono divisioni, ma la diversità è ricchezza soltanto se la conosciamo e difendiamo le nostre diversità culturali storiche e sociali. Quello che ci unisce anche se in gruppi lontani migliaia di chilometri, è conoscere le stesse tradizioni e rispettarle per quanto possibile, è avere, per esempio, la stessa cultura del cibo che abbiamo a Tavenna da secoli.
Non bastano le televisioni via satellite o Internet, abbiamo bisogno di processi di conoscenza e di riconoscimento reciproco, "ravvicinato", personalizzato.
Questa pagina è uno strumento, il progetto, o forse la scommessa, è quello di avvicinare i tavennesi che vivono a Tavenna a quelli che vivono all’estero, facile a dirsi…
Partiamo intanto dalla conoscenza reciproca di quello che ci accade adesso, nel 2007.
Da un piccolo paese come Tavenna sono partiti in tanti ma hanno costituito gruppi comunque piccoli, inseriti nelle grandi società e nelle grandi nazioni di tutto il mondo.
Nel nostro piccolo, come tavennesi ed italiani, abbiamo dato e stiamo dando un grande contributo alla crescita del mondo e lo stiamo dando cominciando proprio dalla conoscenza e dalla convivenza.
Conoscerci meglio, dentro e fuori di Tavenna. È questo il nostro piccolo e grande progetto. Scriveteci, contattateci, fateci conoscere i vostri amici e parenti che vivono all’estero, le loro feste e le manifestazioni sociali e culturali. I problemi dei vostri nipoti, che hanno dimenticato l’italiano e magari parlano il dialetto, diventeranno i problemi di molti e cercheremo di affrontarli con l’aiuto di tutti.
Dobbiamo far conoscere anche a chi non lo sospetta quanto grande sia il lavoro e la presenza dei tavennesi nelle diverse città del mondo.
Grazie ed a presto a tutti. Arrivederci a Tavenna!
Sarò lieto di rispondere a tutti ed in questa maniera conoscerci, per condividere la storia, le tradizioni, gli usi e i costumi di ieri e di oggi del nostro caro paese.
In qualunque parte del mondo dove emigrati tavennesi siano arrivati, hanno saputo portare la propria cultura del sapere fare e del saper convivere.
Hanno dato molto, hanno anche raccolto molto, magari non subito e non alla prima generazione. Oggi i nipoti o ancora i pronipoti di quei super nonni si trovano a dover affrontare il problema della propria identità culturale e lo fanno con grande serenità, avendo ormai risolti i problemi conflittuali per la seconda cittadinanza. Sono cittadini dello stato dove vivono, studiano o lavorano, ma sono anche cittadini italiani e vogliono poter riconoscere e difendere questa loro identità. Ci dovrebbe essere, quindi, un rapporto nuovo tra Tavenna e queste nuove generazioni.
Ecco che tornano a conoscere i luoghi di cui gli parlavano i nonni o i genitori e lanciano delle proposte concrete per una integrazione culturale che faccia delle differenze tra ognuno di noi una vera e propria ricchezza.
Conoscersi per capirsi è saper riconoscere e difendere la propria identità culturale. Questa pagina nasce in un momento difficile dei rapporti tra generazioni e tra etnie.
Proprio ora che nella nostra Italia si stanno insediando gruppi provenienti da ogni parte del mondo che portano con sé i propri cibi, la propria cultura, con integralismo o con tolleranza, i tavennesi che siamo all’estero vogliamo essere rassicurati che Tavenna esiste ancora e sopravviverà culturalmente e socialmente.
Dobbiamo anche conoscere meglio quello che succede tra le nostre comunità all’estero.
Non servono divisioni, ma la diversità è ricchezza soltanto se la conosciamo e difendiamo le nostre diversità culturali storiche e sociali. Quello che ci unisce anche se in gruppi lontani migliaia di chilometri, è conoscere le stesse tradizioni e rispettarle per quanto possibile, è avere, per esempio, la stessa cultura del cibo che abbiamo a Tavenna da secoli.
Non bastano le televisioni via satellite o Internet, abbiamo bisogno di processi di conoscenza e di riconoscimento reciproco, "ravvicinato", personalizzato.
Questa pagina è uno strumento, il progetto, o forse la scommessa, è quello di avvicinare i tavennesi che vivono a Tavenna a quelli che vivono all’estero, facile a dirsi…
Partiamo intanto dalla conoscenza reciproca di quello che ci accade adesso, nel 2007.
Da un piccolo paese come Tavenna sono partiti in tanti ma hanno costituito gruppi comunque piccoli, inseriti nelle grandi società e nelle grandi nazioni di tutto il mondo.
Nel nostro piccolo, come tavennesi ed italiani, abbiamo dato e stiamo dando un grande contributo alla crescita del mondo e lo stiamo dando cominciando proprio dalla conoscenza e dalla convivenza.
Conoscerci meglio, dentro e fuori di Tavenna. È questo il nostro piccolo e grande progetto. Scriveteci, contattateci, fateci conoscere i vostri amici e parenti che vivono all’estero, le loro feste e le manifestazioni sociali e culturali. I problemi dei vostri nipoti, che hanno dimenticato l’italiano e magari parlano il dialetto, diventeranno i problemi di molti e cercheremo di affrontarli con l’aiuto di tutti.
Dobbiamo far conoscere anche a chi non lo sospetta quanto grande sia il lavoro e la presenza dei tavennesi nelle diverse città del mondo.
Grazie ed a presto a tutti. Arrivederci a Tavenna!
Commenti
sono Marco Di Lena, un ragazzo di Tavenna e le ho gia scritto una volta insieme al mio amico Lorenzo. Volevo dirle che trovo molto interessante questo suo progetto di far riscoprire le tradizioni del nostro amato paese alle generazioni successive di coloro che molto tempo fa hanno lasciato Tavenna. Di solito, a chi non è rimasto alcun legame fisico a tavenna, non è più propenso a tornarci. Sarebbe molto bello invece,che, i giovani che vivono all'estero e sono discendenti di tavennesi, riscoprano le proprie origini e tradizioni.
se posso aiutarla in qualche modo ne sarei ben contento.
Distinti Saluti
marcodl86@hotmail.it